molfetta.2011. |
napoli.2011. |
Ofelia quando finì di cantare arie folli
corse fuori scena, preoccupata
per le pieghe della veste e per come i capelli le cadevano sulle spalle.
Per colmo di verità, lava il nero dolore
dalle sopracciglia e -ben di Polonio figlia-
conta per sicurezza le foglie tra i capelli.
Possa la Danimarca perdonarci, Ofelia:
morirò con le ali, vivrò con utili unghie.
Non omnis moriar per amore.
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